Ero un orgoglioso possessore della cosiddetta macchina della morte, una Benelli 650 S Tornado. La Tornado era difficile da guidare e le marce erano invertite sul lato destro e impostate per la corsa, le marce venivano scalate verso il basso a differenza delle moto comuni degli anni '70 e '80.
Il periodo più bello della mia vita è stato, tra l'altro, quando guidavo per Berlino con la mia ex ragazza e la mia Benelli e il suono forte attirava l'attenzione anche dei motociclisti Harley Davidson. Quando parcheggiavo la Benelli davanti ai ristoranti e ai caffè di Berlino, i proprietari uscivano subito e mi facevano molte domande ammirando con invidia la mia Benelli.
Purtroppo ho dovuto vendere la mia moto negli anni '90 per motivi finanziari. L'avevo fatta restaurare completamente da uno specialista a Berlino e ci ho speso oltre 3000 euro di costi di restauro. Anche se ho intenzione di riacquistare una Honda 750 Four, sto cercando di riavere la Benelli Tornado 650 S. All'epoca ho commesso un grande errore a vendere la mia bella Benelli. Il mio cuore sanguina ancora dopo 20 anni. È come con i dischi, vuoi assolutamente avere un certo disco,non importa quanto costi.

La Benelli Tornado 650 S è considerata una motocicletta cult degli anni '70 che impressionò per la sua ingegneria italiana e il design sorprendente. Introdotta originariamente nel 1968, la produzione fu ritardata a causa di problemi finanziari e tecnici, quindi i primi modelli furono consegnati solo nel 1970 negli Stati Uniti e nel 1971 in Europa. MuSEO Nicolis
Il Tornado 650 S è stato progettato per competere con i modelli britannici a due cilindri allora dominanti nel mercato americano. Tuttavia, quando venne lanciata la Tornado, il mercato era cambiato in modo significativo con l'avvento di potenti motociclette giapponesi come la Honda CB750. Questi nuovi concorrenti offrivano motori multicilindrici di maggiore potenza, che rendevano il Tornado 650 S meno attraente nonostante le sue qualità. Wikipedia
Tecnicamente la Tornado 650 S era caratterizzata da un motore bicilindrico parallelo da 643 cm³ che erogava 52 CV e consentiva una velocità massima di 190 km/h. Tuttavia, le forti vibrazioni del motore e la mancanza di avviamento elettrico portarono a critiche. Questi problemi furono corretti nella versione 650 S introdotta nel 1972 sotto la gestione del nuovo proprietario Alejandro De Tomaso. MOTO+1Museo Nicolis+1MuSEO Nicolis+1MuSEO Nicolis+1

La produzione del Tornado 650 S venne interrotta nel 1975. Si stima che siano state prodotte in totale dalle 2.000 alle 3.000 unità, di cui circa la metà vendute in Italia. MuSEO Nicolis
Nonostante il breve tempo di produzione, la Benelli Tornado 650 S rimane un oggetto da collezione ricercato e un simbolo della cultura motociclistica italiana degli anni '70.



